Vacanze: come evitare le truffe online
«In prossimità delle vacanze mio marito ed io stiamo valutando la possibilità di prenotare un appartamento. Abbiamo visionato varie offerte su altrettanti siti internet ma abbiamo il timore di imbatterci nel rischio di siti “fantasma” o comunque in qualche truffa online. Ci sono dei particolari a cui prestare attenzione e delle strategie da seguire per evitare di correre il rischio di vedere rovinato il nostro periodo di villeggiatura?»
Risponde l’avvocato Grazia Ferdenzi di Confconsumatori Parma
Le offerte di alloggi per le vacanze possono nascondere insidie, specialmente quando la contrattazione avviene attraverso lo strumento della navigazione internet. Innanzitutto, è bene controllare che il sito attraverso il quale stiamo prenotando sia sicuro o, se la prenotazione avviene tramite un contatto di un privato, è bene chiedere all’inserzionista di inviare tutti i suoi dati (nome e cognome, indirizzo, casella di posta elettronica, numero di telefono), così da poterli controllare.
In generale poi è bene osservare le seguenti precauzioni prima di completare la prenotazione:
- Leggere annuncio con attenzione: un prezzo troppo basso, descrizioni vaghe o la mancanza di recensioni devono far insospettire.
- Se prenotiamo attraverso un portale internet: la richiesta di pagamento al di fuori della piattaforma/portale a favore di un versamento, ad esempio, a favore di una carta di credito è sinonimo di truffa.
- Versamento caparra: non deve mai superare il 25-30% dell’importo totale pattuito e deve sempre avvenire in forma tracciabile, in modo da prevenire le truffe da un lato ma anche per rendere più agevole il rimborso in caso di contestazioni.
- Fondamentale conservare tutta la documentazione e la corrispondenza digitale. Inoltre, è preferibile salvare le pagine di interesse. In questo modo si hanno le prove dell’intera operazione, fatto di primaria importanza nell’eventualità di una truffa. Anche per questo motivo si consiglia di specificare il numero dell’annuncio, il periodo del soggiorno e il proprio nome e cognome nella causale di pagamento del bonifico bancario oppure postale utilizzato per il pagamento della caparra.
- Verificare che vi siano clausole che prevedano la restituzione della caparra in caso di recesso a causa Covid, così come che non vi siano penali in caso di quarantena o di nuove restrizioni dettate da disposizioni a carattere nazionale o locale. A tal proposito quando si stipula un contratto per la locazione di un alloggio di vacanza è bene inserire clausole di salvaguardia per entrambe le parti, in modo da poter modulare il contratto in base alle effettive necessità delle parti in base agli effettivi accadimenti che si possono verificare.