Rientrare nel mercato tutelato dal mercato libero

«Avevo, come tanti, un contratto nel mercato tutelato. Nel 2019 sono passato al mercato libero poiché ormai era imminente la chiusura del tutelato, ma ora questo rimane attivo fino al 2023. Posso tornare al mercato Tutelato?».

Risponde l’esperta Francesca Campanini, di Confconsumatori Parma. 

Il mercato libero esiste nel nostro paese già da tempo. Questa tipologia di mercato è infatti disponibile per le famiglie italiane dal 2003 per le forniture di gas e dal 2007 per la luce. Le due tipologie di mercato coesistono, quindi, ormai da tempo, anche se con percentuali di adesione molto differenti. Il passaggio al nuovo mercato, infatti, non ha preso molto piede in Italia, tanto che fino a un paio d’anni fa ben più della metà delle famiglie aveva preferito restare nel mercato di maggior tutela.

L’obiettivo di raggiungere la completa liberalizzazione del mercato, inizialmente prevista per il 1° luglio 2018, è slittato ad oggi al 1° gennaio 2023, facendo sorgere una serie di domande sul motivo di questi spostamenti.

Chi oggi si trovasse con una fornitura di luce o gas nel mercato libero, ha comunque la possibilità di rientrare nel mercato tutelato. Non esistono ovviamente vincoli poiché entrambi sono mercati “legittimi” e legittimati. È sufficiente stipulare un nuovo contratto con l'impresa che gestisce questo servizio nella località in cui si trova l'utenza. 

 
Ricordiamo, infatti, che il servizio di maggior tutela è riservato esclusivamente alle abitazioni (clienti domestici residenti o non residenti) e che nel Comune di ubicazione dell’utenza esiste un solo e unico gestore che lo può fornire. A differenza del mercato libero, ove la scelta del gestore è, appunto, libera, per il mercato tutelato non c’è possibilità di scelta.

L'eventuale rientro nel servizio di maggior tutela non ha costi per il cliente, fatti salvi gli eventuali costi connessi con la sottoscrizione del nuovo contratto, come per esempio imposta di bollo, se dovuta in base alla normativa fiscale, e deposito cauzionale (che non può superare 11,5 euro per ogni kW di potenza impegnata). Per ultimo si ricorda che le tempistiche del passaggio, tanto quanto per il passaggio tra differenti gestori nel mercato libero, possono essere anche di tre mesi.

Vi ricordiamo che a Parma è attivo lo Sportello “Energia: diritti a viva voce” http://www.energiadirittiavivavoce.it/ che può esservi di aiuto per tutte le problematiche legate a luce, acqua e gas.  

2021